Tanto si è detto e si è scritto delle diverse tipologie del materasso, delle sue componenti e delle caratteristiche di uso e prestazioni che le contraddistinguono e le differenziano. Ma forse non altrettanto si è detto del
tessuto che ricopre il materasso: è in realtà un componente di estrema importanza, perché a
diretto contatto col corpo e perché ad esso viene affidato un compito molto delicato, e cioè trasmettere le prime sensazioni di
comfort e di benessere, oltre che di
igiene, che un buon materasso deve garantire.
Ne abbiamo parlato con
Daniele Crespi, General Manager nonché Titolare della
Manifattura Crespi di Vanzaghello, in provincia di Milano, produttore di tessuti per il bedding, che ci ha spiegato come valutare la qualità di un tessuto per materasso.
Quali sono le caratteristiche tecniche e prestazionali che contraddistinguono i tessuti per materasso?
Il
tessuto è l’elemento più a diretto contatto con il corpo, quindi assume un ruolo importante per la gestione del micro clima e dell’igiene. In particolare il potere traspirante permette un migliore isolamento termico e l’umidità e il sudore del corpo vengono facilmente allontanati.
Un tessuto di qualità (ortogonale jacquard o elasticizzato a maglia) è prodotto prima di tutto con materie prime di pregio e il finissaggio deve essere personalizzato tenendo conto della natura delle fibre.
Non di minor importanza sono i lavaggi che devono essere energici per eliminare le impurità delle fibre, gli inquinamenti e soprattutto gli olii di lavorazione.
La fase di finissaggio deve garantire una corretta stabilità dimensionale ai lavaggi e non da meno un migliore “ancoraggio” dei principi attivi sul tessuto nel caso in cui si dovesse effettuare per esempio un trattamento aggiuntivo anti-batterico o anti-bed bugs o anti-macchia.
Il tessuto assume anche rilevanza dal punto di vista emozionale, la sensazione tattile, i colori, i disegni, gli aromi, sviluppa emozioni che possono essere decisivi per l’acquisto del prodotto finito.
E come garantire invece la “Sicurezza” del tessuto nei confronti della Salute e l’Ambiente?
Il nostro slogan è “
Healthy Textile Innovations®” cioè siamo sempre alla ricerca di nuove ed innovative tecnologie ma che siano prima di tutto sicure per la salute.
I nostri tessuti vengono impiegati anche nel settore ospedaliero e infanzia (1-3 anni) dove l’esigenza di “sicurezza prodotto” è ancora più attenta, per questo motivo ogni anno i prodotti sono analizzati per la certificazione eco-tossicologica OEKO-TEX® per la classe 1.
Le materie prime e gli additivi che utilizziamo (sempre più di origine bio-based) sono conformi al Regolamento REACH e al DPR, l'elenco dei principi attivi ammessi in Europa.
Per consolidare il tutto, seguiamo inoltre un protocollo di tracciabilità interna denominato “TF Traceability & Fashion®” certificato dal laboratorio indipendente Centrocot. Il cliente può così avere l’opportunità di conoscere on-line, l’origine delle materie prime, il luogo di produzione e finissaggio e ottenere il certificato di origine “Made in Italy” del prodotto acquistato.
Nel settore Contract invece si aggiunge anche la necessità della sicurezza al fuoco ma anche in questo caso si utilizzano fibre FR (Flame Retardant) e trattamenti a norma con i requisiti OEKO-TEX®.
L’offerta di mercato è ricca di tessuti dal notevole effetto estetico ma come riconoscere un articolo di qualità da uno scadente?
La qualità di un tessuto non si può definire in termini assoluti ma partendo dalle caratteristiche richieste. Si può valutare per esempio un prodotto in base al solo effetto estetico oppure al soft-touch, alla capacità di traspirazione, alla resistenza, all’abrasione e allo strappo, al comportamento al lavaggio, cercando il miglior compromesso delle caratteristiche che si ritengono più importanti.
Nel mercato c’è una gran confusione nel settore dei tessuti, molti sono i
“fake products” ovvero tessuti con performance dichiarate non corrispondenti alla realtà con l’uso improprio di brands.
Ci sono poi Produttori che hanno delocalizzato la produzione in Paesi dove non esiste alcuna norma a tutela del consumatore finale.
Il nostro consiglio è quello di analizzare attentamente le certificazioni eco tossicologiche, la documentazione scientifica, i test, tenendo conto che l’obiettivo primario è quello di tutelare la salute della persona che dorme ma anche un occhio di riguardo all’ambiente.
La produzione attuale di tessuti per materasso predilige il mix tra filati di origine animale (seta, lana) o vegetale (canapa, lino, cotone) con filati tecnici e innovativi. Qual è il valore aggiunto che ne deriva dall’uso di questi tessuti? E quali sono i benefici per il consumatore finale?
Le fibre vegetali e animali se presenti in percentuali sufficienti nel tessuto sicuramente migliorano il comfort soprattutto per il loro effetto traspirante.
Produciamo tessuti anche elasticizzati a maglia composti totalmente da fibre vegetali come il cotone, lino, canapa oppure anche fibre animali come la lana con sue grandi capacità naturali termoregolanti, tessuti derivanti dalla cellulosa del legno di Eucalipto oppure con cotone di origine organica senza tracce di pesticidi e erbicidi.
Le fibre tecniche invece sono generalmente di origine sintetica ma sono state brevettate anche nuove tecnologie composte da due elementi combinati: uno naturale idrofilo come il cotone (assorbente) e uno sintetico idrofobo che ha il compito invece di far veicolare umidità e sudore all’esterno.
Anche le fibre metalliche possono essere di aiuto, per esempio il rame ha un’alta conduttività termica, il carbonio disperde le cariche elettrostatiche accumulate nel corpo, l’argento invece è un potente anti batterico naturale. Sicuramente la sinergia di fibre sintetiche tecniche e fibre di origine naturali possono offrire un prodotto tessile performante ma anche con un’alta percezione di comfort.
Comfort termico e termo-igrometrico per il benessere durante il riposo notturno: a che punto è la ricerca nel tessile per materasso?
Le soluzioni sono molteplici, si utilizzano trattamenti, fibre tecniche, membrane ma se dovessimo selezionare le tecnologie più richieste ne menzionerei sicuramente due: la tecnologia
PCM (Phase Change Material) e le ultimissime a infra-red.
Nel primo caso utilizziamo un brevetto tedesco, veramente unico perché si tratta di fibre di derivazione vegetale come la cellulosa Lyocell® con capsule di PCM inglobate all’interno.
In questo modo la cellulosa Lyocell® veicola l’umidità all’esterno grazie alla sua conformazione interna porosa e il PCM regola invece la temperatura corporea rilasciando “fresco” o “caldo” in base alla necessità.
Abbiamo da poco sperimentato anche dei coloranti termo-sensibili che cambiano colore al tessuto se la temperatura non è di Comfort.
Le tecnologie infra-red invece, funzionano con l’interazione dei minerali presenti nelle fibre e i raggi infra-red rilasciati dal corpo sotto forma di calore.
In questo caso, la tecnologia agirà in modalità “on-demand” cioè se per esempio nel letto dovesse dormire una donna con un peso di 55 kg e un uomo invece del peso di 90 kg. ebbene l’intensità dell’effetto dei minerali sarà differente.
Uno studio americano ha dimostrato che queste tecnologie garantiscono a chi riposa una “comfort zone” di 7,12 ore su 8 ore di sonno ed eliminando il vapore acqueo ancor prima che diventi umidità.
Le performance funzionano sempre anche senza il diretto contatto con la pelle e sono resistenti ai lavaggi.
I tessuti a tecnologia infra-red vanno ben oltre, i test mostrano che dopo soli 3 minuti di contatto (anche indiretto) con il corpo si verifica un aumento del 10/13% di ossigeno nel sangue, questo significa miglior scambio intra-cellulare, circolazione sanguigna più regolare e soprattutto un maggior recupero energetico.
Quindi non solo il tessuto può essere sicuro e migliorare il comfort ma anche essere una vera fonte di benessere fisico tanto che la FDA (Federal Drug Administration), la sanità americana ha dichiarato esplicitamente una di queste tecnologie “Medical Device” per i suoi benefici sul corpo.
Si parla molto di materiale riciclato a basso impatto ambientale, come state affrontando la domanda?
Stiamo lavorando ad un progetto ambizioso denominato:
“Nylon Recycled Fabric”, stiamo producendo le prime campionature di tessuti con filo riciclato ottenuto dagli scarti di lavorazione del Nylon.
Si è calcolato che la produzione del Nylon Recycled risparmia circa 18 M3/ton di acqua e 6194 Kw/ton di energia elettrica pari a 87,6% e le caratteristiche del filo rimangono inalterate.
Il touch morbido, la resistenza, la traspirazione è molto più alta del poliestere, tanto è vero che la maggior applicazione del Nylon è nell’abbigliamento intimo femminile.
Da recenti dati dell’associazione Inglese “NBA” National Bedding Federation, 1,4 milioni di Materassi del mercato UK vengono già riciclati rappresentando circa il 15/20% e i numeri sono in continua crescita.
Sempre NBA ha normato i requisiti per poter vendere materassi riciclati o ricondizionati dopo una adeguata igienizzazione. Per questi motivi stiamo sviluppando prodotti a basso impatto ambientali senza però rinunciare al comfort.
I tessuti all’avanguardia hanno una particolare incidenza sul prezzo finale del materasso: a suo parere il consumatore finale è disposto a spendere di più a fronte di maggior comfort?
Partendo dal presupposto che i
prodotti innovativi debbano essere presentati in modo più accurato e con maggiori costi di marketing, siamo certi che esista anche un mercato sensibile alle tematiche della salute e dell’ambiente. Per esempio nel settore “bio” la clientela è disposta a spendere fino al 30% in più per un prodotto garantito e certificato.
Oggi il consumatore è assediato da mille offerte, apparentemente vantaggiose. Quali sono secondo lei le “false promesse” di cui diffidare maggiormente e come riconoscere invece una promessa degna di fiducia?
Sicuramente è importante diffidare dalle promesse che non sono
oggettivamente dimostrabili attraverso test di prova e certificazioni. Ecco dunque che la
formazione del personale addetto alle vendite, riveste un ruolo importantissimo perché permette all’utilizzatore finale di conoscere la qualità e la funzionalità del manufatto che sta per acquistare.